Aldo Piromalli

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Aldo Piromalli (Roma, 1946) è un poeta e artista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

«Egli è un centauro e viene dalle stelle»

«Per tipi come noi c'è solo il vento»

Nasce al Tufello, allora borgata all'estrema periferia di Roma, da famiglia calabrese.

Evidenzia capacità artistiche sin da giovanissimo (la sua prima poesia nota risale al 1957) e diviene presto un protagonista della scena beat romana di metà anni sessanta.

In quel periodo gira l'Europa in autostop e sviluppa la sua vena creativa partecipando a svariate pubbliche letture di poesia, tra cui alcuni al Beat '72, insieme a Carlo Silvestro.

Nel 1971 viene condannato ad una pena detentiva nel carcere romano di Regina Coeli, per il possesso di un grammo di marijuana.

Nello stesso anno pubblica “Un uccello nel guscio” (Carella Editore, Roma), antologia dei suoi testi curata da Simone Carella e Bruno Di Bitonto, che raccoglie anche una serie di poesie scritte in prigione.

Scarcerato, si rifugia nei Paesi Bassi, dopo la minaccia di un ricovero in una struttura psichiatrica. Si insedia definitivamente ad Amsterdam, dove inizia un'attività di traduttore, designer underground e artista di strada, esibendosi in letture improvvisate in alcuni noti locali alternativi della città, tra cui il Paradiso e il Melkweg.

Nel 1976 pubblica la raccolta “Viaggio” (Tristram da Cunha, Amsterdam), un diario dove descrive, in poesia, i suoi pellegrinaggi in autostop, redatto tra Roma ed Amsterdam nel 1967, con una breve introduzione di Bruno Corà.

Nel 1978 Giulio Tedeschi cura la pubblicazione di “Un quartiere nel cielo” (Tampax Editrice, Torino).

Il 4 aprile 1979 partecipa all'esibizione collettiva presso il “De Appel Arts Centre” di Amsterdam intitolata “Open Avond”, leggendo vari testi in inglese intitolati “Words within words”.

Performance di Allen Ginsberg e Peter Orlovsky al Festival dei internazionale dei poeti sulla spiaggia di Castelporziano, 1979

Torna brevemente in Italia, approfittando di un indulto della pena, nell'estate 1979, per partecipare al Festival internazionale dei poeti di Castelporziano (28,29 e 30 giugno)[1], dove legge due sue composizioni, tra cui il poema spontaneo "Affanculo"[2] che crea un certo scalpore e gli regala una breve ed insperata notorietà.

Nel 1980 coordina la redazione di Amsterdam della rivista di nuova poesia Camion. In quel periodo collabora in modo amichevole con Simon Vinkenoog, considerato il maggiore rappresentante della beat generation olandese e tenta di aprire una scuola di poesia denominata "School of Analphabetica".

Jack Micheline

Nel 1982 il poeta beat statunitense Jack Micheline, in quel periodo momentaneamente residente ad Amsterdam, lo indica come poeta di strada molto noto, durante un'intervista[3] rilasciata all'editore/poeta statunitense Eddie Woods, a cui dichiara: "Abbiamo un poeta di strada in giro qui, Aldo Piromalli, un italiano che legge le sue poesie sempre e ovunque. L'ho visto in Vondel Park, per esempio, solo a piedi, si avvicina a un paio di persone sedute su una panchina, inizia a leggere loro una poesia, perché sente di avere qualcosa da comunicare. E prima che tu te ne accorgi, altre persone si fermano e subito gli si raduna un pubblico intorno".

Nello stesso anno partecipa, non invitato e in modo informale, al One World Poetry Festival, incontro internazionale di poesia svolto al Milky Way Multimedia Center di Amsterdam.

Molto noto nella comunità artistica multietnica di Amsterdam, Piromalli continua, negli anni, ad effettuare performance e reading, autoproducendosi per mezzo di due case editrici alternative da lui create, la Free Bird Press e la Procustus Press.

Nel 2000 dona il suo archivio artistico (costruito tra il 1967 e il 1991) all'International Institute of Social History[4] di Amsterdam. Altri suoi materiali creativi sono presenti presso il museo Casabianca di Malo (Vicenza).

Tra il 5 ottobre e il 4 novembre 2001 partecipa alla mostra collettiva "Madness Show: ousider art meets regular art"[5], presso la Galleria Tent di Rotterdam (Paesi Bassi), insieme a Ben Augustus, Hein Dingemans e Chris Hipkiss.

Alcuni recenti lavori grafici, sono stati esposti nella mostra collettiva "Outsider Art from the Netherlands/ Holland 2010"[6] presso il Kunsthaus Kannen (Museum fur Outsider Art und Art Brut) di Munster (Paesi Bassi).

Una copia della novella grafica "Psychiatry, or Death of the Soul" è presente nella raccolta Psyche and Muse presso la Beinecke Rare Book & Manuscript Library dell'Università di Yale[7].

Dal 2011 la sua pluridecennale attività di mail art ha suscitato l'interesse di due progetti artistici: il Museo dell'arte contemporanea italiana in esilio di Cesare Pietroiusti, in collaborazione con Alessandra Meo, Mattia Pellegrini e Davide Ricco[8], e EXILE di Dora Garcia[9][10].

Opere (estratto)[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ archivio storico « e-theatre colosseo blog
  2. ^ Aldo Piromalli, sino al quel momento poco conosciuto fuori dal circuito underground, in quella occasione ebbe un momento di notorietà leggendo sul palco due suoi testi, tra cui un poema spontaneo (probabilmente scritto poche ore prima) dedicato a "filosofi e intellettuali" intitolato provocatoriamente "Affanculo". L'episodio che fece notevole scalpore, viene ricordato molto bene da Enrico Pietrangeli nel suo romanzo "In un tempo andato con biglietto di ritorno" (Proposte Editoriali, Roma, 2005, pag.26) con queste parole: "sul palco a sorpresa, aveva preso il microfono Aldo Piromalli, poeta italiano che viveva ad Amsterdam e, da circa venti minuti, stava insultando tutto e tutti con il suo poema "Affanculo". Il pubblico applaudiva e fischiava tra un "bravo" scaraventato a squarciagola e uno "stronzo" che fungeva da eco di ritorno". Lo stesso momento viene descritto anche da Carmelo Lucchesi nel suo romanzo "Il re anarchico" (Arbogast Libri, 2010. pag.72) dove viene ricordato che "il pubblico seguì abbastanza silenzioso, qualcuno alla fine fischiò, ma i più applaudirono". La breve lettura viene anche segnalata da Nico Orengo su "Tuttolibri" del 7 luglio 1979 dove ricorda che il poeta "declamando insulti è stato per un attimo gli Skiantos di questo festival". La performance di Piromalli è presente nel film-reportage "Castelporziano Ostia dei Poeti" di Andrea Andermann (1980)
  3. ^ Exquisite Corpse - A Journal of Letters and Life
  4. ^ Archief Aldo Piromalli
  5. ^ G A L E R I E S.N L, su galeries.nl. URL consultato il 9 marzo 2011 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2014).
  6. ^ Kunsthaus Kannen Münster - Ausstellungen Archiviato il 6 agosto 2010 in Internet Archive.
  7. ^ African American Studies at Beinecke Library
  8. ^ Museo dell'arte contemporanea italiana in esilio, su museoinesilio.blogspot.it.
  9. ^ EXILE, su facebook.com.
  10. ^ Giulia Girardello, Mattia Pellegrini (a cura di), Se io sono la lingua - Aldo Piromalli e la scrittura dell'esilio, SENSIBILI ALLE FOGLIE, 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giulio Tedeschi "Avvolti e indifesi" breve saggio sulla scrittura Beat italiana (con bibliografia essenziale), in "Storia della musica psichedelica italiana" a cura di Lodovico Ellena (Menhir Libri, Vercelli 1998)
  • Enrico Pietrangeli "In un tempo andato con biglietto di ritorno" (Proposte Editoriali, Roma, 2005)
  • Carmelo Lucchesi "Il re anarchico" (Arbogast Libri, 2010)
  • Tomaso Clavarino "1965/1975. Un decennio underground. L'editoria "alternativa" a Torino e in Piemonte" tesi di laurea discussa presso l'università degli Studi di Torino, Facoltà di lettere e Filosofia, Corso di Laurea Specialistica in Storia, relatore prof. Giovanni De Luna, anno accademico 2009/2010
  • Giulia Girardello, Mattia Pellegrini (a cura di), Se io sono la lingua. Aldo Piromalli e la scrittura dell'esilio, SENSIBILI ALLE FOGLIE, 2013.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN305366870 · ISNI (EN0000 0004 2033 1595 · LCCN (ENnb2013023273 · WorldCat Identities (ENlccn-nb2013023273